TeknoFilm - VHS - ACE VENTURA - MISSIONE AFRICA di Steve Oedekerk (1995) - MEDUSA
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Product Details
Marca:
MEDUSA
Tipologia:
Versione vendita
Condizioni:
Come nuovo
Regista:
Steve Oedekerk
Anno:
1995
Genere:
Commedia
Sconvolto per non aver potuto salvare un procione durante uno sfortunato incidente, l'acchiappa-animali Ace Ventura si ritira in un Ashram buddhista, per ritrovare la pace con se stesso. Qui lo viene a cercare Fulton Greenwall, addetto consolare della Nibia, che lo convince, anche grazie al capo dei monaci, desiderosi di liberarsi di lui, ad accettare un nuovo caso.
Ace si reca, quindi, nel fantomatico paese africano dove, dopo aver trasformato un normale viaggio in auto in una disavventura, conosce il console Vincent Cadby che, non prima di aver assistito a un fuori programma di Ace contro degli ospiti che indossavano pelli di animale, lo ragguaglia, anche se non del tutto, sul suo incarico: egli dovrà ritrovare un animale sacro della tribù dei pacifici Kakati scomparso per ragioni misteriose, e deve farlo prima del matrimonio tra la principessa della tribù e un guerriero dei litigiosi Wachootoo. Sembra, infatti, che senza gli auspici e la presenza dell'animale, si arriverebbe ad un sanguinoso scontro tra le tribù.
Dopo aver scoperto che l'animale da ritrovare è un pipistrello bianco, cosa che lo disgusta odiando lui tali animali, e dopo aver conosciuto i Kakati, Ace, con indagini non del tutto ortodosse, comincia a sospettare del proprietario di un safari park, Burton Quinn. Pur di pedinarlo, si procura anche un rinoceronte meccanico nel quale si nasconde, ma a causa di alcuni malfunzionamenti, ci resta bloccato per lungo tempo, sotto il sole rovente della savana. Dopo varie peripezie, riesce, però, ad arrivare al suo uomo e, sempre convinto della sua intuizione, lo lega e lo interroga, sincerandosi, tuttavia, che non è stato lui ad aver rubato il pipistrello. Ace si rassegna a seguire un'altra pista. Scaricato malamente da Quinn nella giungla, Ace viene narcotizzato con delle frecce da un misterioso assalitore. Risvegliatosi nel campo Kakati, Ace scopre di esser stato soccorso da questi ultimi e decide di andare dai Wachootoo, visto che scopre che le frecce che l'hanno colpito sono loro, facendosi accompagnare da Ouda, stolto figlio del capo Kakati, per fargli da guida ed interprete.
Una volta giunti al villaggio, i due vengono presto fatti prigionieri. Anche per colpa di Ouda, che traduce male quanto detto da Ace, il detective dovrà sottoporsi a dure prove per aver salva la vita, come camminare sui carboni ardenti e lottare con un campione locale, il quale lo sconfigge facilmente, nello scontro della prova finale. Tuttavia, Ace viene lasciato andare anche se battuto, poiché il suo comportamento a dir poco ridicolo intrattiene e diverte di gusto tutta la tribù, e fra le risate generali viene liberato insieme ad Ouda. Mentre se ne stanno andando, è proprio il capo Wachootoo a fornire ad Ace una nuova ed importante prova: a titolo di scherno, gli spara infatti con la cerbottana uno dei loro tipici dardi soporiferi e il folle detective, mettendo a confronto questa freccia con quelle che l'avevano colpito il giorno prima, scopre che sono fatte con un legno diverso, intuendo così che non sono stati i Wachootoo ad aggredirlo la volta scorsa, dirigendosi nel luogo dove si può trovare il legno usato per fare la freccia che lo colpì la prima volta.
Trovata la zona, Ace scopre anche il rifugio di due pericolosi bracconieri (nominati in precedenza da Cadby, il quale aveva messo in guardia Ventura in proposito), che tengono prigioniero il pipistrello. Mentre Ace escogita un trucco per impossessarsi del pipistrello, viene scoperto dai due e legato su una zattera che precipita in una cascata, ritrovandosi poi malconcio in un lago, dove viene quasi divorato da un coccodrillo. Salvatosi, incontra in una sorta di transizione mistica lo spirito del suo guru tibetano, che gli schiarisce le idee: capisce così che, in realtà, il rapimento di Shikaka, il pipistrello sacro, ed il conseguente conflitto tra le tribù nasconde proprio le mire del console Cadby e di una multinazionale che vuole sfruttare il guano, fertilizzante naturale, di cui il territorio dei Kakati è ben munito.
Ace escogita così un piano d'attacco contro Cadby: si reca dal console, che era persino in combutta con i due bracconieri, spiegandogli di aver capito tutto. Cadby, tuttavia, non si scompone, e incarica i due scagnozzi di tenerlo prigioniero fino a mezzogiorno, orario in cui le due tribù si sarebbero scontrate se non avessero riavuto il sacro animale. Tuttavia, Ace si era premunito da una simile eventualità e sfodera il suo asso nella manica: riesce a farsi aiutare e liberare dagli animali della giungla, che irrompono nella proprietà, scatenando il caos generale e mettendo in serie difficoltà le forze del console. Cadby, vedendosi sconfitto, decide di fuggire con il pipistrello, ed Ace prontamente lo segue. Dopo un rocambolesco inseguimento, Ace riesce a mettere finalmente fuori uso Cadby (il quale viene poi stuprato da un gorilla in calore) e a prendere con le mani, nonostante il ribrezzo, Shikaka, consegnandolo allo sciamano appena in tempo per scongiurare il massacro tra Kakati e Wachootoo.
La scena finale vede Ace tranquillo ospite dei Kakati, mentre si stanno celebrando le nozze tra la principessa e il guerriero. Dopo le nozze, però, lo sposo scopre che la sposa non è più illibata; Ace Ventura, colpevole di ciò, deve allontanarsi in tutta fretta.
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