TeknoFilm - DVD – UNA SOLA VIA D'USCITA di Allan A. Goldstein (2002) - CVC
Harry Woltz è un poliziotto della squadra omicidi stimato per la sua caparbietà nel risolvere i casi, nel prevedere le mosse dei suoi indagati. Ha però il vizio di vivere al di sopra delle proprie possibilità, di vestire capi firmati, di frequentare costosi night club e di indebitarsi al gioco. Deve infatti una grossa somma di denaro ai proprietari del Tom Tom Club, i fratelli Russel. Impossibilitato a restituire l'intera cifra, se non vuole che a rimetterci sia la sua collega, Gwen, con cui tempo prima aveva avuto una relazione amorosa, Harry non può che accettare la proposta dei Russel: aiutare un uomo ad eliminare la propria moglie...Gli ambienti in cui si muove il protagonista costituiscono topoi classici del genere noir: il club, una casa lussuosa, un ristorante cinese, l'appartamento disordinato del detective. I personaggi, altrettanto, sono da manuale: una femme fatale, un poliziotto che si "sporca" e un altro incorruttibile, un marito all'apparenza sprovveduto, malavitosi senza scrupoli che non temono di minacciare i tutori dell'ordine. Meno evidente, è la scelta della città, un'innevata e notturna Montréal. Tematicamente Una sola via d'uscita ricalca il tema hithcockiano del delitto perfetto, la possibilità di ideare un omicidio ed uscirne indenni, senza macchie. Ad elaborarlo non è la mente di un assassino, ma quella di un poliziotto, che mette a punto un sistema infallibile. Anche se, e non è il caso di scomodare Hitchcok per averne conferma, vi è sempre qualcosa che sfugge al controllo: è sufficiente un dettaglio, anche minimo, uno squillo di troppo o una giacca buttata in fondo ad un bidone della spazzatura, per far sì che un'indagine che sta per concludersi per mancanza di prove, venga riaperta. Diretto da Allan A. Goldstein, produttore, sceneggiatore, regista perlopiù televisivo, Una sola via d'uscita esagera forse nel voler creare un'atmosfera thriller, nel caratterizzare negativamente il suo protagonista, interpretato da James Belushi che, da giustiziere senza ombre, passa un po' repentinamente dall'altra parte.