Mercurio e Venere sono dei mondi con condizioni ambientali decisamente ostili: il primo, che orbita molto vicino al Sole, ha la superficie sconvolta da profondi crateri, l'altro è avvolto da una coltre di biossido di carbonio da cui cadono senza sosta piogge acide. Mercurio è spoglio, e la sua atmosfera è costituita soltanto da un tenue velo di gas. Grande un terzo della Terra, è composto in massima parte da un grosso nucleo di materiale ferroso circondato da un mantello di silicati e da una soprastante crosta. I crateri maggiori, d'origine meteorica, possono raggiungere anche i 200 chilometri di diametro. Venere, il pianeta più vicino alla Terra, splende nei cieli notturni in virtù della sua coltre di nubi, che riflette il 76% della luce solare. Dimensioni, massa e densità sono quasi analoghe a quelle del nostro globo ma la sua atmosfera è altamente tossica per gli esseri viventi. Sia su Mercurio che su Venere giunge infine una dose di radiazioni solari molto pericolosa, inoltre si registrano temperature elevatissime. Una loro futura colonizzazione da parte dell'uomo dovrà dunque affrontare problemi che sembrano al momento insormontabili.
