Secondo appuntamento con l'antico Egitto. La storia che racconta Piero Angela deriva dalla trascrizione di un processo avvenuto ben 3.100 anni fa. Un giovane scalpellino è accusato di furto nella tomba di un faraone, ma la sua deposizione fa intravvedere una fitta rete di complicità e connivenze fino agli alti gradi dell'amministrazione del regno. Una storia molto moderna che ci offre una finestra insolita sulla vita quotidiana dell'antico Egitto. Splendido lo sceneggiato coprodotto da Rai e dall'inglese Wall to Wall che magistralmente ricrea ambienti, personaggi, costumi. Intrigante l'uso del virtuale che consente di rivedere lo splendore dei templi come erano 30 secoli fa.
