Dopo aver ucciso il padre che aveva tentato di violentarla, Maria da Guerra viene condannata al carcere a vita. La guerriera è una lesbica sadica senza pietà né umanità. Al suo arrivo Maria viene portata in una sezione speciale per prigionieri mentalmente disturbati dove la tortura e lo stupro fanno parte della realtà quotidiana. Un giorno arriva il governatore regionale, che afferma di aver ricevuto una lettera da uno dei prigionieri che descrive eventi incredibili nella prigione. L'autore della lettera era chiaramente all'oscuro del fatto che anche il Governatore fa parte della cospirazione. Carlos Costa, un infermiere che finge di essere il medico della prigione Moore, si innamora di Maria. Dopo averlo sedotto, Maria lo uccide con un paio di forbici e fugge con le amiche Bertha e il disturbato Rosario, sperando di trovare sicurezza nella casa del Governatore, ignara che non li aiuterà...
