TeknoFilm - DVD – Mariangela Melano in FEDRA di Marco Sciaccaluga (2013) - CORRIERE DELLA SERA
Passione e ossessione, pulsione e ragione, virtù e perdizione sono i grandi temi al centro di Fedra, la tragedia di Seneca in scena al Teatro Eleonora Duse da mercoledì 29 marzo con la regia di Manuel Giliberti, profondo conoscitore e frequentatore dei classici. A dare voce e corpo alla tragica eroina senecana è l’attrice romana Viola Graziosi, che già si è distinta nell’interpretazione di donne del mondo classico,affiancata da Graziano Piazza (Teseo), da Debora Lentini nel ruolo della Nutrice, Riccardo Livermore (Ippolito) e Liborio Natali che assume la funzione del coro. Dopo l’Orestea di Eschilo, diretta da Davide Livermore, Fedra è un altro capolavoro del teatro antico che ha fornito alla nostra cultura gli archetipi dell’agire umano. La tormentata vicenda di una donna, simbolo e insieme vittima di una passione tanto dirompente quanto indicibile e nefasta (quella per il figliastro Ippolito), è anche la storia di uno spirito libero e coraggioso, deciso a ribellarsi a una società patriarcale che non sa comprendere la sua necessità di vita. «Con Fedra affrontiamo il grande tema della donna e del prezzo che le donne hanno pagato e pagano ancora oggi per vivere un amore non riconosciuto dalla società - dice il regista Manuel Giliberti - Questo è un testo molto vicino alla coscienza contemporanea, sia perché la questione femminile oggi è molto sentita, sia perché la drammaturgia di Seneca riesce a fare di una storia privata un simbolo». Il mito di Fedra ha ispirato nei secoli la riflessione di moltissimi artisti: dalla poetessa russa Marina Cvetaeva alla scrittrice francese Marguerite Yourcenar. In ambito teatrale è molto nota la riscrittura del francese Jean Racine che il Teatro di Genova produsse nel 1999 con la regia di Marco Sciaccaluga e l’indimenticabile interpretazione di Mariangela Melato.