Don Giovanni, personaggio leggendario della letteratura e del teatro, emblema del razionalismo, del cinismo e della ribellione, seduttore delle donne, che inevitabilmente inganna, fu raccontato anche da Molière. La tragicommedia fu rappresentata per la prima volta nel 1665 ed era una risposta dell'autore ai detrattori che osteggiavano la sua precedente opera Tartufo. Molière si concentra soprattutto sull'aspetto del libertinaggio intellettuale del protagonista e sulla sua empietà, originata da una insanabile voglia di libertà che lo porta a sfidare persino Dio. In questa versione del 1967 firmata da Vittorio Cottafavi, con le scenografie stranianti e quasi metafisiche di Mariano Mercuri, Giorgio Albertazzi interpreta il personaggio con il suo ineguagliabile fascino da seduttore, affiancato da uno straordinario Franco Parenti, nel ruolo del servo Sganarello.
