TeknoFilm - DVD – I grandi classici del Teatro: LUIGI PIRANDELLO - SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE di Giorgio De Lullo (1965) - FABBRI EDITORI
Raccontano i biografi di Pirandello (Frateili, Nardelli, Giudice) di come una volta dei muratori, che lavoravano davanti alle finestre della casa dello scrittore, sospendessero il lavoro per contemplare, stupiti e affascinati, quanto avveniva nel suo studio. Pirandello era alla scrivania, si era messo «a parlare da solo, gesticolare, strabuzzando gli occhi, e facendo le più strane facce del mondo». Che cosa avranno pensato quegli operai? Che il famoso drammaturgo, evidentemente pazzo, fosse stato forse sorpreso in un momento di delirio? In realtà, Pirandello appariva impegnato in uno dei non infrequenti «colloqui coi personaggi», di cui si dà notizia nella novella omonima pubblicata per la prima volta nel 1915, magari proprio «nell’aspra discussione con uno dei più petulanti», che gli s’era attaccato alle costole per persuaderlo a scrivere un romanzo, lui, il personaggio, protagonista. O forse era in corso un’altra discussione, non meno animata, con il dottor Leandro Scoto, anch’egli personaggio, quello che in un’altra novella, pubblicata ancora prima, nel 1906, con il titolo di Personaggi, gli porta The Astral plane, il libro di un teosofo inglese, il Leadbater, uscito nel 1897. Il dottor Scoto legge un passo che appariva riportato quasi letteralmente, senza indicazione precisa di fonte, già nella prima edizione del Fu Mattia Pascal . Sono parole che hanno attratto l’attenzione di Giovanni Macchia, che le riporta e discute: «Ho letto testé in un libro», scriveva Pirandello prestando sue proprie letture a quelle del protagonista, «che i pensieri e i desiderii nostri s’incorporano in un’essenza plastica, nel mondo invisibile che li circonda, e tosto vi si modellano in forma di esseri viventi, la cui apparenza corrisponde alla loro intima natura. E questi esseri, non appena formati, non sono più sotto il dominio di chi li ha generati, ma godono d’una lor propria vita, la cui durata dipende dall’intensità del pensiero o del desiderio generatore».