Nel maggio 1915, quando l'Italia entra in guerra contro l'Austria, il conflitto s'è impantanato nel fango delle trincee. Ciò nonostante, in Italia si crede ancora che sia possibile concludere rapidamente la guerra, speranza che si rivela subito infondata. Alla superiorità numerica delle forze italiane, gli austriaci sono in grado di contrapporre una maggiore dotazione di artiglieria pesante e di munizioni. Nell'autunno 1917 il fronte italiano viene travolto a Caporetto: la perdita è di circa 300.000 uomini. Cadorna viene sostituito nel comando delle forze armate da Diaz. Il 15 giugno 1918 si scatena la famosa battaglia del Piave: nonostante il numero altissimo di perdite italiane, sono le armate asburgiche a battere in ritirata. Alla fine di ottobre 1918 arriva il successo decisivo: l'occupazione di Vittorio Veneto e l'ultima battaglia della guerra. Per l'Italia è la fine delle ostilità, per l'Austria è la disfatta.
