Edoardo Erba, uno dei più richiesti drammaturghi contem poranei italiani di Ovidio, un canovácora degno di Boccaccio e dialoghi in punta di penna che sembrano usciti dalle pagine di Aretino o Machiavelli. Grazie a questi ingredienti esplosivi, il sortilegio ordito da Erba funziona a meraviglia e consegna al pubblico un divertimento intelli- gente e scapicollante, attingendo anche da Pigmalione (la vestizione e l'istruzione della serva), dal Sogno di una notte di mezza estate (lo scambio delle identità) e da Cenerentola (il risveglio mattutino), pizzicando corde da opera buffa rossiniana (il quintetto finale, il volo del calabrone). Il meri- to è anche della regia di Ugo Chiti, che orchestra a meravi- glia le movenze dei protagonisti sotto il segno di una per- fetta simmetria di entrate e uscite di scena.
