TeknoFilm - DVD - ABBANDONATA DAL DESTINO di Peter Levin (2003) - MEDUSA
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Product Details
Marca:
MEDUSA
Tipologia:
Versione vendita
Condizioni:
Buone (Qualche graffio sul disco, ma che non ne compromette la visione)
Regista:
Peter Levin
Anno:
2003
Genere:
Drammatico
Liz Murray e la sorella maggiore Lisa vivono nel Bronx, figlie di due tossicodipendenti, per cui fin da bambine sono costrette a badare a sé stesse. Tutta la famiglia vive con un sussidio mensile che viene dato ai genitori, e che questi, Peter e Jean, spendono per comprarsi alcolici, eroina e cocaina, vendendo anche cibo ed elettrodomestici: le figlie quindi soffrono la fame, non hanno vestiti per cambiarsi né di che lavarsi, il che porta Liz a essere frequentemente angariata a scuola, la madre è frequentemente ricoverata in ospedale quando va in overdose. Lisa è presentata come più forte nel tentativo di opporsi alla madre che si droga e pretende i soldi dalle figlie anche con violenza, Liz all'inizio appare condiscendente perché pensa che "quando sei bambino i genitori sono i tuoi dèi" che vanno accontentati in tutto; crescendo, invece, Liz si rende conto dell'inaffidabilità di essi.
Le due ragazzine frequentemente saltano la scuola per accudire la madre, alcolista, schizofrenica e quasi del tutto cieca (forse è una malattia ereditaria, considerato che più tardi anche Lisa la svilupperà), ed il padre, ammalato di AIDS, intelligente e colto ma incapace di occuparsi di sé stesso, delle figlie e della casa. Non riuscendo le sorelle a tenere a bada il comportamento dei genitori, gli assistenti sociali le rinchiudono in un istituto, dove Liz è maltrattata da tutte le ragazze e abbandonata per numerosi giorni. Soprattutto, l'impotenza di Liz verso la dipendenza e la trascuratezza dei genitori e la mancanza di aiuto da parte degli assistenti sociali, sono scambiate da questi ultimi per mancanza di disciplina.
Liz va ad abitare insieme alla madre e alla sorella dal nonno materno, un uomo violento che picchiava e violentava le figlie proprie (Jean era scappata di casa quando aveva 15 anni, per sottrarsi a lui), ma la mamma ricomincia a bere, Liz litiga con il nonno e scappa di casa. Quando scopre che la madre è malata di AIDS, Liz torna a casa per accudirla, sentendo che la donna, pur drogandosi, ama molto le figlie e che ripete che "le cose miglioreranno".
Nel 1996, alla morte di Jean causata dall'AIDS, padre e figlie non possono più pagare l'affitto di casa, a causa della tossicodipendenza dell'uomo, e perciò tutta la famiglia è sfrattata: il padre è ricoverato in un ospizio per senzatetto, Lisa ospitata da un amico, Liz rimane per strada, nutrendosi di spazzatura e dormendo nei treni della metropolitana, o fuori dalla casa di amici. Passano due anni, che Liz vive nello scoraggiamento, ma alla fine Liz decide di ritornare a scuola, confidando nelle parole della madre "le cose miglioreranno": trova un lavoro e riesce a completare il liceo in 2 anni anziché nei 4 che mancano, in questo modo si rimette al passo con i compagni di scuola. Anche Lisa nel frattempo, pur diventando cieca, riesce a ottenere un lavoro.
Grazie ad un concorso del The New York Times, Liz vince una borsa di studio per l'Università di Harvard. Il film finisce con lei che racconta a dei giornalisti la propria storia, dicendo che la sua vita di stenti l'ha spronata a non avere nessuna certezza nella vita, a dimenticare il passato, a non abbattersi al vivere per strada e lottare per ottenere la dignità che la vita le ha tolto, a considerare che i genitori comunque amavano le figlie e che questo porta Liz a perdonarli. Il tutto anche se, ribadisce Liz stessa prima di entrare all'università, nulla toglie che "è così difficile crescere da soli", cioè abbandonati dalla famiglia e senza alcun aiuto.
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