TeknoFilm - DVD - A teatro con Pirandello - IL BERRETTO A SONAGLI di Luigi Squarzina (1955) - FABBRI EDITORI

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Product Details
Marca: FABBRI EDITORI
Tipologia: Edicola
Condizioni: Come nuovo
Regista: Luigi Squarzina
Anno: 1955
Genere: Commedia

Beatrice Fiorica viene a sapere dalla cosiddetta Saracena che suo marito, il cavalier Fiorica, ha una tresca con Nina, giovane moglie del suo scrivano Ciampa; la Saracena aizza la sua gelosia rivelandole che Nina suole sfoggiare, in assenza del legittimo marito, i preziosi gioielli donatile dall'amante: infatti quest'ultimo, tornando il mattino dopo da un viaggio a Palermo, donerà all'amante una preziosissima collana. Tradita e vilipesa, Beatrice cede ai suoi umori mutevoli e decide di convocare a sé il delegato Spanò per sporgere denuncia per adulterio nei confronti del marito; nulla può la vecchia donna di servizio Fana, che con tutte le sue forze cerca di convincere Beatrice a desistere.

Mentre attende l'arrivo di Spanò, Beatrice riceve la visita di suo fratello, il viveur Fifì, che le restituisce parte di una somma che lei gli aveva prestato per pagare dei debiti di gioco. Il ragazzo è a conoscenza dei piani della sorella e tenta di dissuaderla, poiché un tale scandalo causerebbe la rovina dell'intera famiglia; Beatrice però insiste nel suo proposito, dichiarando che preferisce la libertà alla ricchezza. Mentre i due battibeccano arriva Ciampa, convocato da Beatrice: la donna, che non gli risparmia insulti e insinuazioni, gli ordina di recarsi a Palermo in modo da avere campo libero per attuare il suo piano, e per sommo dileggio gli chiede di comprare coi soldi restituitile da Fifì una collana identica a quella che il Cavaliere donerà a Nina. Ciampa, servile, sopporta tutte le umiliazioni inflittegli dalla donna, ben consapevole di dipendere economicamente dai Fiorica; tuttavia la invita sottilmente a usare la ragione e a dare una giratina allo strumento :

«BEATRICE: Lo strumento? Che strumento?
CIAMPA: La corda civile, signora. Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d'orologio in testa.
( Con la mano destra chiusa come se tenesse tra l'indice e il pollice una chiavetta, fa l'atto di dare una mandata prima sulla tempia destra, poi in mezzo alla fronte, poi sulla tempia sinistra. )
La seria, la civile, la pazza. Soprattutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile; per cui sta qua, in mezzo alla fronte. ‑ Ci mangeremmo tutti, signora mia, l'un l'altro, come tanti cani arrabbiati. ‑ Non si può. ‑ Io mi mangerei ‑ per modo d'esempio ‑ il signor Fifì. ‑ Non si può. E che faccio allora? Do una giratina così alla corda civile e gli vado innanzi con cera sorridente, la mano protesa: ‑ «Oh, quanto m'è grato vedervi, caro il mio signor Fifì!». Capisce, signora? Ma può venire il momento che le acque s'intorbidano. E allora... allora io cerco, prima, di girare qua la corda seria, per chiarire, rimettere le cose a posto, dare le mie ragioni, dire quattro e quattr'otto, senza tante storie, quello che devo. Che se poi non mi riesce in nessun modo, sferro, signora, la corda pazza, perdo la vista degli occhi e non so più quello che faccio!»

Uscito Ciampa arriva il delegato Spanò, il quale cerca di sottrarsi all'ingrato compito di accettare la denuncia per non dover poi tentare di cogliere il Cavaliere in flagrante con Nina; a nulla valgono tuttavia le sue proteste, né quelle di Ciampa che, poco dopo, torna in compagnia della stessa Nina proponendo che ella rimanga a far compagnia a Beatrice in attesa che torni il Cavaliere. Furiosa per aver visto la sua rivale Beatrice scaccia i due coniugi, non prima di essersi fatta consegnare da Ciampa le chiavi dello sgabuzzino dove i due amanti sono soliti incontrarsi, in modo che Spanò possa organizzare l'imboscata.

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